Il cuoppo è un classico street food napoletano: si tratta di un cono di carta riempito con fritto misto. In questa ricetta di frittura di riso senza pastella, "Delizie&Confidenze" propone un cuoppo di mare e terra appetitoso e semplicissimo da preparare. Calamari e cipolle avranno una crosticina leggera e croccante grazie alla Farina di Riso Ruggeri, ideale per ricette dolci ma anche tempura e fritture varie.
Ingredienti
- 800 g di calamari freschi
- 2 cipolle rosse di Tropea
- 150 g di Farina di Riso Ruggeri
- 1 litro di olio di semi di arachide
- sale q.b.
- limone
Preparazione della frittura di riso
- Pulire i calamari: eliminare le viscere lasciando interi i calamari, quindi eliminare la pelle e il dente che si trova nella testa, appena sotto gli occhi. Sciacquarli accuratamente e asciugarli con un foglio di carta assorbente, quindi tagliare il corpo a rondelle spesse circa mezzo centimetro, e tagliare i tentacoli a metà.
- Pulire le cipolle: sbucciare le cipolle, lavarle, tamponarle bene, e tagliarle nel senso della larghezza, in fette alte circa 3 mm. Dividere le fette in anelli.
- Poi, preparare il fritto con farina di riso. In una ciotola versare la farina di riso. Unire i calamari e mescolarli accuratamente con le mani, in modo da infarinarli uniformemente. Trasferirli quindi in un colino per eliminare la farina in eccesso.
- In una padella (o in una friggitrice) scaldare abbondante olio di arachide. Quando l’olio arriva a temperatura, gettarvi delicatamente i calamari, pochi per volta, in modo da non abbassare eccessivamente la temperatura dell’olio.
- Lasciar friggere per un paio di minuti, mescolandoli di tanto in tanto, finché non saranno leggermente dorati. Scolarli con una schiumarola e farli asciugare su un foglio di carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
- Ripetere le stesse operazioni con gli anelli di cipolle.
- Salare e distribuire la frittura di riso nei cuoppi. Servire caldi con uno spicchio di limone.
Note
- Per evitare che i calamari risultino gommosi o troppo duri dopo la frittura, tagliarli in anellini non troppo gradi e non friggerli per troppo tempo: la crosticina, infatti, deve avere un leggero colore dorato.
- Se si utilizzano delle cipolle diverse da quelle indicate in ricetta, si avranno degli anelli con una nota “piccante”, propria dell’ortaggio. Per degli anelli di cipolla più delicati, prima di infarinarli, lasciarli immersi in una terrina con del latte, così da eliminare la parte “piccante”. Io ho optato per le cipolle rosse di Tropea perché hanno un sapore più dolce.
- Per degli anelli fritti ancor più croccanti, invece di infarinarli si può optare per una pastella preparata con acqua fredda e farina (per una pastella semplice), con l’aggiunta di uovo (per una pastella più corposa), o con la birra al posto dell’acqua (per quella nota in più di sapore).
- Per far sì che il fritto risulti croccante il più a lungo possibile, salare all’ultimo momento, giusto prima di servirlo.
- Abbondare con l’olio, perché se il fritto è ad immersione, quest’ultimo assorbe meno olio, e la cottura sarà più uniforme.
- L’olio di arachidi è il più indicato per le fritture, poiché ha un punto di fumo molto più alto rispetto agli altri oli di semi e, quindi, non si corre il rischio di bruciare il fritto.
- La temperatura ideale per friggere è di 180°. Se si ha un termometro da cucina controllare la temperatura dell’olio sarà molto semplice. In alternativa, si può utilizzare uno stuzzicadenti: se si formano delle bollicine quando lo si immerge nell’olio, quest’ultimo è a temperatura.
- E’ preferibile usare una padella di ferro con i bordi alti per friggere, perché dirama il calore in maniera uniforme e veloce.
Ricetta di Delizie&Confidenze